La Bosnia,distrutta,cerca di ridare vita alle sue imprese per offrire lavoro e speranza ai profughi che ritornano.
La Caritas diocesana di Mostar chiede aiuto alla Caritas piemontese per il recupero della locale Centrale del latte.
Occorre acquisire nuovi macchinari per la lavorazione del latte, ma occorre anche ripristinare le stalle con il loro bestiame, dotarsi di automezzi per la raccolta del latte e di frigoriferi per la conservazione del latte nei punti vendita.
La Caritas diocesana torinese si impegna in quest’opera con un contributo di 600 milioni di lire.

La centrale del latte di Mostar, unico impianto di tutta la provincia dove vivono 100.000 persone.
Nel 1995, danneggiata dalla guerra, ha dovuto sospendere la produzione che è ripresa il 17 novembre 1997.

Anche per la nostra Associazione inizia una lunga stagione di contatti alla ricerca di fondi per l’acquisto di questo automezzo IVECO 65E14/E2/CC/6M/310
allestito con cisterna per trasporto latte.
Il suo prezzo è di 100.000.000 di lire,.

Il 2 luglio 1998 l’autocisterna viene consegnata a Sr. Paolina Kvesic alla presenza dei rappresentanti della Regione Piemonte, dell’IVECO, della Caritas diocesana, del Movimento Sviluppo e Pace, della Concessionaria Orecchia e Scavarda che hanno tutti concorso a raggiungere l’importante risultato.
Con il contributo della ditta FINDER, del geom. Franco Panicco, dell’ing. Orecchia vengono ancora acquistate 5 vetrine frigorifere per i punti vendita.